Non vedo, non sento, non parlo

Anno scolastico 2023/2024

La classe 3F ha fatto del progetto “Pretendiamo legalità” un’esperienza continuativa rendendolo un percorso utile per la crescita personale.

Presentazione

Durata

dal 2 Ottobre 2023 al 31 Maggio 2024

Descrizione del progetto

La classe 3F ha fatto del progetto “Pretendiamo legalità” un’esperienza continuativa di lungo corso rendendolo un percorso in grado di fornire collegamenti utili per la crescita personale dei partecipanti. Con il passare degli anni gli argomenti si sono intersecati con concetti sempre più ampi, alla ricerca di materiali ed esperienze sovrapponibili in cui fossero imprescindibili quei valori e quelle tematiche insite nel progetto stesso. Tale esperienza, ad oggi triennale, è stata denominata “il treno della legalità”, una metafora di viaggio dove i viaggiatori che salgono sulle carrozze sono parole, azioni, volti, persone di ieri, di oggi e di domani.

Nella “stazione 2024” i ragazzi hanno virtualmente incontrato i loro coetanei appartenenti ad un passato drammatico ma non così distante dal punto di vista temporale: i bambini del campo di sterminio di Terezin. Marie Fantlovà, Berta Kohnovà, Dovis Weiserovà, Margit Kovetzovà e molti altri si sono seduti accanto ai nostri ragazzi in uno scambio virtuale di disegni, poesie, colori e idee su cosa voglia dire reagire, non far finta di nulla, sentirsi vivi.

Tutti insieme abbiamo convenuto che esiste una connessione tra quegli eventi nefasti e l’ideale di Legalità.

Le tre scimmiette ne sono l’esempio contemporaneo: Non vedo, non sento, non parlo.

Cosa vuol dire non vedere, non sentire, non parlare?

Un percorso ostico, da affrontare con una mente aperta, per cercare quello che c’è dentro alle parole attraverso momenti di circolazioni complesse di informazioni, di immagini contemporanee e appartenenti al passato.

Ma le parole non possono avere un passato ed un presente, le parole sono sempre attuali ed immortali. Parole come OMERTA’, AVERE, ESSERE, sono state scelte per compiere azioni, per decidere il destino proprio ed altrui. Infatti, avere o essere implica fare delle scelte (positive o negative) nei confronti di se stessi e degli altri.

La società nella quale viviamo è essenzialmente votata all’egoismo, dove l’avere spesso prende il sopravvento sull’essere. Chi ha scelto la strada dell’avere calpestando i diritti altrui? Chi, invece, ha scelto la strada dell’essere?Le scelte implicano delle conseguenze. Per se stessi e per gli altri. Si tratta di scoprire relazioni nuove, di costruire reti di pensiero inimmaginate.

Ed ecco i bambini di un campo di sterminio nazista, che hanno saputo fare delle scelte al di là di ogni immaginazione e decidere di essere; si sono ritrovati, in un immaginario dialogo continuo, a connettersi con un presente che ancora si pone le stesse domande: da che parte stare? Parlare o tacere? Guardare oppure chiudere gli occhi? Ascoltare o tapparsi le orecchie? Borsellino e Falcone: un esempio di chi ha scelto di essere. Come i bambini di Terezin. Borsellino e Falcone come i bambini di Terezin hanno pagato con la vita la scelta della parola ESSERE.

Clicca qui per il video realizzato dagli alunni di 3F

Obiettivi

  • Rilevare la presenza delle regole in differenti contesti e comprenderne la funzione.
  • Impegnarsi a rispettare le regole nei diversi contesti.

Partecipanti

Classe 3F del plesso Omero.

Progetti correlati

Skip to content